curiosità stroriche padovane  1°

CRONACHE DIVERSE

Terremoto -Il 3 gennaio 1137 avvenne un terribile terremoto che scosse la terra da Venezia a Milano. A Padova si sfasciò il Duomo e molti altri edifici,Franarono persino, i monti e le loro macerie impedirono il corso dell'Adige il quale allago buona parte del basso veronese,  il' Polesine e quasi tutto il territorio padovano.

Censimento del 1600. -In. quell'anno, secondo il censimento ordinato dalla Repubblica Veneta vi erano a Padova: case 4413; botteghe 816 molini, magli, fabbriche d'armi e di polvere 65; forni 86; conventi maschili 19; conventi femminili 21; due collegi di educazione tre ospedali (S, Francesco Casa di Dio Orfanelli), confraternite 23: corporazioni di artieri dette: fraglie 35 11 Monte di Pietà. aveva. un,capitale di lire 226.035· e lire 467.129 di depositi a risparmio. Gli abitanti in città erano 35.463: dei. quali uomini 14.273, donne 16.442: frati 902 monache 1324 studenti universitari 1400, soldati non padovani 439. Si calcolava che ogni studente spendesse in media 100 ducati all'anno (lire 300 delle nostre) quindi in tutto 420 mila lire.

Provvedimenti agricoli. Nel 1700 l'agricoltura nel Padovano che nei tempi passati era floridissima,cadde quasi in abbandono, causa le forti tasse e la trascuratezza dei proprietari. La Repubblica Veneta allarmata di ciò, cerco porvi rimedio dettando preservativi e farmaci per le malattie del bestiame, emettendo regolamenti per la coltura della canape, per l'allevamento delle api, e per la coltivazione del foraggio. Fonda una scuola di agricoltura nel 1768 incaricando il professore Pietro Ardllino d'insegnare i modi più opportuni per far prosperare i campi, ed istituì delle cattedre ambulanti di agronomia, largheggiò in premi ed incoraggiamenti ai coltivatori e aprì nel 1773 la scuola di Veterinaria in Padova; la prima in Italia. Ma questi rimedi fatti sull'esempio di altre nazioni, furono adottati troppo tardi, e la  Repubblica cadde nel 1797 prima di averne ottenuti sensibili profitti.

 

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Ignazio Sommer (Merzio)